Il Dolore e L'Ipnositerapia.


La trasparenza del dolore
Per fare uso dell’ipnosi nel trattamento del dolore, bisogna guardare il dolore in modo più analitico. Il dolore non è uno stimolo nocivo semplice, non complesso. Ha significati temporali, emotivi, psicologici e somatici. E’ una forza motivazionale costrittiva nell’esperienza di vita. E’ un motivo basilare per cercare un aiuto Medico, Clinico.
Il dolore è un complesso, un costrutto composto dal dolore passato ricordato,   dalla presente esperienza del dolore, e dall’anticipazione del dolore futuro. Così, il dolore immediato è aumentato dal dolore passato e incrementato dalle future possibilità di dolore. Gli stimoli immediati sono solo il terzo centrale dell’esperienza complessiva. Niente intensifica il dolore quanto la paura che esso sarà presente l’indomani. E’ inoltre incrementato dalla consapevolezza di un dolore simile o identico già sperimentato in passato, che, unita al dolore presente rende il futuro anche più minaccioso. Al contrario, la consapevolezza che il dolore attuale è un evento singolo che giungerà sicuramente a una conclusione piacevole, serve molto a diminuirlo. Poiché il dolore è un costrutto, è più prontamente accessibile a una soddisfacente modalità di trattamento ipnotico che se fosse semplicemente un’esperienza del presente.



Il dolore è anche un corpo che accusa l'eco di impressioni traumatiche. 

"Il Corpo accusa il colpo. Mente, corpo e cervello nell'elaborazione delle memorie traumatiche, Van der Kolk Bessel. Raffaello Cortina Editore."


L’esperienza del dolore è resa ancora più sensibile all’ipnosi perché varia nella natura e nell’intensità e quindi, durante l’esperienza di vita, acquista significati secondari che scaturiscono dalle varie interpretazioni del dolore. Così il Paziente può considerare il suo dolore in termini temporali, come passeggero, ricorrente, persistente, acuto o cronico. Ognuna di queste caratteristiche offre diverse possibilità di approcci ipnotici.

Il dolore ha anche degli attributi emotivi. Può essere irritante, assorbente, molesto, debilitante, minaccioso, intrattabile o pericoloso per la vita. Ognuna di queste caratteristiche porta a certe strutture di riferimento mentali con diverse idee e associazioni, ognuna delle quali offre opportunità particolari di intervento ipnotico.

Bisogna inoltre tenere a mente alcune considerazioni molto particolari. Un dolore prolungato per molto tempo in una data regione del corpo può produrre l’abitudine di interpretare tutte le sensazioni che provengono da quell’area come automaticamente dolorose. Il dolore originario può essere scomparso da molto tempo, ma il ripetersi di questa esperienza dolorosa ha portato alla formazione di un’abitudine che può a sua volta portare a disturbi somatici di tipo doloroso.

A una categoria in un certo modo simile appartengono i disturbi iatrogeni e le malattie che sorgono dalle malcelate preoccupazioni e ansie del Medico rispetto al suo Paziente. La malattia iatrogena ha un significato veramente tremendo, poiché sottolineando che può esistere una malattia psicosomatica di origine iatrogena, il suo contrario non può essere trascurato: la salute iatrogena è assolutamente possibile e della più grande importanza per il Paziente. E poiché il dolore iatrogeno può essere prodotto dalla paura, dalla tensione e dall’ansia, la libertà da questi può essere prodotta dalla salute iatrogena che può essere suggerita ipnoticamente.

Il dolore come meccanismo somatico di protezione non dovrebbe essere trascurato in sé. Motiva il Paziente a proteggere le aree doloranti, a evitare gli stimoli nocivi e a cercare aiuto. Ma a causa del carattere soggettivo del dolore, si sviluppano reazioni psicologiche ed emotive che sfociano alla fine   in disturbi psicosomatici a causa dell’eccessiva durata dei meccanismi protettivi. Queste reazioni psicologiche ed emotive sono passibili di modificazione e di trattamento attraverso l’ipnosi in tali disturbi psicosomatici.

Per comprendere meglio il dolore, si deve pensare che è un complesso neuro-psico-fisiologico caratterizzato da varie interpretazioni di enorme significato per chi soffre. Basta solo chiedere al Paziente di descrivere il proprio dolore per sentirlo variamente descritto come sordo, strisciante, acuto, tagliente, bruciante, che fa torcere, incessante, tormentoso, pungente, lancinante, mordente, freddo, duro, opprimente, pulsante, corrosivo, e un mucchio di altre simili aggettivazioni.
Queste varie interpretazioni descrittive dell’esperienza del dolore sono di notevole importanza nell’approccio ipnotico al Paziente. Il Paziente che interpreta la propria esperienza soggettiva di dolore nei termini di varie qualità di differenti sensazioni sta con ciò offrendo all’ipnositerapeuta una pluralità di opportunità di trattare il dolore. E’ possibile prendere in considerazione un approccio totale; ma è più semplice l’utilizzazione dell’ipnosi prima in relazione ad aspetti minori del complesso totale del dolore e quindi ai suoi aspetti più acuti e penosi. Così, tali successi di lieve entità porranno la base per successi più rilevanti in relazione agli attributi più disturbanti del complesso del dolore neuro-psico-fisiologico, e la comprensione e la cooperazione del Paziente nei confronti dell’intervento ipnotico sono più prontamente sollecitate. In più, ogni alterazione ipnotica di ogni singola qualità interpretativa della sensazione di dolore serve a produrre un’alterazione del totale complesso del dolore.

Un’altra considerazione importante per la comprensione del complesso del dolore è il riconoscimento dei significati esperienziali dei vari attributi o qualità della sensazione soggettiva, e le loro differenti relazioni rispetto al dolore ricordato, il dolore passato, il dolore attuale, il dolore continuo, il dolore passeggero, il dolore ricorrente, il dolore persistente continuo, il dolore intrattabile, il dolore insopportabile, il dolore minaccioso ecc. Applicando queste considerazioni ai diversi elementi soggettivi del complesso del dolore, l’intervento ipnotico diventa molto più celere. Una tale analisi offre una più ampia possibilità di intervento ipnotico a livello più vasto. Diventa più facile comunicare idee e concezioni attraverso l’ipnosi e sollecitare la ricettività e la responsività così essenziali nell’assicurare una buona risposta all’intervento ipnotico. E’ anche importante tenere adeguatamente conto della misconosciuta forza del bisogno emotivo umano di esigere l’abolizione immediata del dolore, sia da parte del Paziente che di coloro che lo accudiscono.


Citazione in: Ipnoterapia - Milton H.Erickson, Ernest L. Rossi - 1982.






Lo Studio di Psicologia e Psicoterapia
e Centro Clinico Milton H. Ericksoniano

Si occupa del trattamento: di Terapia del Dolore, del Dolore Oncologico, Ipnositerapia Clinica, Benessere Psicosomatico
Pesaro Urbino Urbania